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FAQ

Frequent Asked Questions

Studio River fornisce consulenza in base alle necessità specifiche del Cliente, offrendo a seconda dei casi una consulenza periodica e specifica.

Ambiente

Nella gestione dei rifiuti, la norma di riferimento è la parte IV del D.Lgs. 152/06, aggiornata con il D.Lgs. 205/2010 del 03 dic 2010, in vigore dal 25 dic 2010. Il D.Lgs. 152/06 prevede all’art. 183 alcune definizioni che definiscono una serie di termini, la conoscenza dei quali garantisce la corretta lettura e interpretazione degli adempimenti previsti dal testo normativo.

La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice CER prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione. La procedura deve essere sempre applicata con molta attenzione, rispettando la sequenza operativa prevista.

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare — Albo Nazionale Gestori Ambientali

Come previsto dall’art. 224 del D.Lgs. 152/06 (ex D.Lgs. 22/97), i produttori e gli utilizzatori di imballaggi aderiscono al Consorzio Nazionale Imballaggi. Per iscriversi a CONAI occorre inviare la “domanda di adesione” con allegata la ricevuta di versamento della quota di partecipazione. La quota si versa solo una volta e può essere adeguata ogni anno a discrezione del Consorziato.

Fonte: CONAI

Il registro di carico scarico è un registro di contabilità e costituisce prova della tracciabilità dei rifiuti, della loro produzione e del loro invio a recupero o smaltimento; vi sono annotati i movimenti di carico e scarico dei rifiuti.

Font: Università degli Studi di Padova

Per determinare i requisiti generali costruttivi e definire le prestazioni dei camini, i relativi raccordi e i canali da fumo, è stata emanata una norma europea, la UNI EN 1443-2005 “Camini – Requisiti generali”, che risulta essere il punto di riferimento per tutte le norme elaborate per i componenti specifici necessari per la costruzione di canne fumarie.

Per coloro che sono in possesso di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera sono previsti alcuni adempimenti specifici che possono variare in base al tipo di autorizzazione (ordinaria o in deroga), ai quantitativi di materia prima e ausiliaria consumati, e alla tipologia di attività autorizzata.

Il motivo fondamentale per cui è assolutamente necessaria l’indicazione specifica di tutte le sorgenti di emissione da inserire nella domanda di autorizzazione alle emissioni, compresi i dispositivi mobili, è legato alla necessità di conoscere l’impatto complessivo di uno stabilimento.

La valutazione di impatto acustico è rivolta principalmente a tutelare la popolazione esposta ad attività rumorose, imponendo preventivamente gli accorgimenti tecnici eventualmente necessari per ridurre le emissioni sonore entro i limiti di legge; soluzione che, nella maggior parte dei casi, consente di ridurre significativamente i costi richiesti per la mitigazione nella fase di post-intervento.

Fonte: EAA — European Acoustics Association

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Salute e Sicurezza

Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) deve contenere una valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche in riferimento alle sostanze e preparati chimici impiegati, alla scelta delle attrezzature di lavoro ed alla sistemazione dei luoghi di lavoro in conformità a quanto descritto negli allegati IV e V del Testo Unico.

Fonte: ANFOS — Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro

La normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro prevede l’obbligo per i titolari delle attività produttive di provvedere alla formazione di tutte le figure del sistema della sicurezza aziendale. La formazione è necessaria per ottemperare le norme di sicurezza e mettere in pratica la sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’art. 41, comma 1, lettera a del D.Lvo 81/08, modificato dal Decr. Leg.vo 106/09, stabilisce quando debba essere attivata la sorveglianza sanitaria e per quali rischi e quindi quali sono i rischi da indicare nella cartelle sanitarie e di rischio e nel giudizio di idoneità alla mansione specifica.

Fonte: ANFOS — Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro

La gestione dei rischi di esposizione ad agenti biologici prevede, a carico del datore di lavoro, gli adempimenti specifici affrontati nei Titoli X e X-bis del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Più in generale, tuttavia, occorre ricordare anche l’obbligo di assicurare, nei luoghi di lavoro, condizioni igieniche adeguate (art. 64; Allegato IV, p.to 1.3). Il controllo ambientale dei livelli di contaminazione microbiologica è utile per conoscere le concentrazioni dei microrganismi presenti, escludere la presenza di eventuali patogeni e valutare l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del rischio.

Fonte: Inail

Il sistema delle sanzioni in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro riguarda, in relazione al diverso grado di responsabilità, pressoché tutte le figure coinvolte nel Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, datore di lavoro e non solo. Alle diverse tipologie di Responsabilità previste dal sistema giuridico si applicano, ai diversi casi, le relative sanzioni. La normativa italiana prevede tre categorie di responsabilità giuridica, Penale, Civile ed Amministrativa; all’interno delle categorie vi è poi una distinzione tra responsabilità individuali che possono essere di tipo soggettivo e di tipo oggettivo.

Fonte: ANFOS — Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro

Il Decreto del Presidente della Repubblica 01/08/2011, n. 151 individua le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi e le associa a diverse categorie di rischio. Come previsto dall’articolo 4, comma 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 01/08/2011, n. 151, l’inizio dell’attività è soggetto a presentazione di segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA) che produce gli stessi effetti dell’istanza per il rilascio del certificato di prevenzione incendi (CPI). In base alla categoria di rischio sono previsti procedimenti differenziati.

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Igiene Alimentare

La gestione dei rischi di esposizione ad agenti biologici prevede, a carico del datore di lavoro, gli adempimenti specifici affrontati nei Titoli X e X-bis del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Più in generale, tuttavia, occorre ricordare anche l’obbligo di assicurare, nei luoghi di lavoro, condizioni igieniche adeguate (art. 64; Allegato IV, p.to 1.3). Il controllo ambientale dei livelli di contaminazione microbiologica è utile per conoscere le concentrazioni dei microrganismi presenti, escludere la presenza di eventuali patogeni e valutare l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del rischio.

Fonte: Inail

L’attività di monitoraggio in un arco di tempo regolare è di fatto prescritta dal Decreto Legislativo 155/1997. Il Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155 Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari contiene le disposizioni previste da norme specifiche, le norme generali d’igiene dei prodotti alimentari e le modalità di verifica dell’osservanza di tali norme.

Quanto a quest’ultimo aspetto, il riesame periodico è menzionato tra i principi cardine del sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) alla lettera e) comma 2 dell’art.3 DLgs 155/97. Il rinnovo del manuale HACCP deve essere attuato ogni volta che c’è un cambiamento nei macchinari utilizzati per la produzione, nelle aree di lavoro o nei processi di produzione.

Il Regolamento europeo sulle informazioni (Reg. Ue 1169/11) descrive con attenzione come deve essere fatta la comunicazione degli allergeni. Questi devono essere evidenziati nelle etichette dei prodotti con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti (ad esempio in grassetto, con una dimensione maggiore e con un colore diverso) in modo da balzare agli occhi del consumatore. Questo vale anche per i prodotti somministrati dai pubblici esercizi, come bar, ristoranti, servizi di catering o mense, ma con modalità diverse.

È obbligatorio, nonché fondamentale, garantire a tutti i lavoratori, ma anche ai dirigenti e ai preposti, una formazione adeguata e idonea. L’articolo 37 D.Lgs. del n. 81/2008 (Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti) rappresenta gli obblighi fondamentali in materia, sanzionando come reati contravvenzionali (penali) i commi che definiscono i capisaldi dell’obbligo formativo.

Fonte: Rolando Dubini, avvocato in Milano

All’interno dei frigoriferi di qualsiasi esercizio del settore ristorazione, sono presenti alimenti diversi, che richiedono temperature diverse. La prima regola è quindi avere l’accortezza di vigilare sulla corretta conservazione degli alimenti, applicando o meno la procedura semplificata. In tal caso non è obbligatorio registrare ogni giorno le temperature del frigo, ma occorre registrare le oscillazioni anomale.

Nel caso in cui gli OSA (Operatore del settore alimentare) utilizzino mezzi propri per il trasporto dovranno applicare le procedure idonee a garantire i requisiti richiesti dalla normativa in vigore. Nel caso di affidare la merce per la spedizione, si dovrà prima verificare l’adeguatezza degli imballi relativamente al prodotto contenuto ed al mezzo di trasporto utilizzato; controllare visivamente, prima del caricamento, dell’idoneità del mezzo di trasporto; evitare rischi di contaminazione con prodotti non compatibili.

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Qualità e Certificazioni

La gestione dei rischi di esposizione ad agenti biologici prevede, a carico del datore di lavoro, gli adempimenti specifici affrontati nei Titoli X e X-bis del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Più in generale, tuttavia, occorre ricordare anche l’obbligo di assicurare, nei luoghi di lavoro, condizioni igieniche adeguate (art. 64; Allegato IV, p.to 1.3). Il controllo ambientale dei livelli di contaminazione microbiologica è utile per conoscere le concentrazioni dei microrganismi presenti, escludere la presenza di eventuali patogeni e valutare l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del rischio.

Fonte: Inail

La norma internazionale ISO 45001 è la prima norma ISO certificabile inerente i Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro. La norma ISO 45001 andrà completamente a sostituire la BS OHSAS 18001, norma citata all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 come modello di gestione avente capacità esimente per la “Responsabilità amministrativa delle aziende” secondo il D.lgs 231/2001, così come le Linee guida UNI INAIL per i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001.

Ad oggi le imprese certificate Uni En Iso 9001 non godono di nessun reale beneficio in forme di semplificazione amministrativa e di benefici fiscali. Viceversa, tenendo conto che il peso determinato da una molteplicità di adempimenti che ricadono sulle imprese è estremamente consistente in Italia, e che tale peso rappresenta una perdita per il sistema produttivo, legare la disponibilità di un certificato Uni En Iso 9001 alla semplificazione amministrativa e, non meno importate, ad eventuali benefici fiscali farebbe della stessa certificazione un vantaggio competitivo rilevante.

Fonte: Osservatorio Accredia

Un sistema di gestione della qualità ben impostato rappresenta per l’impresa un’opportunità di crescita, poiché esso consente di esplicitare ed avere una visione approfondita dei processi interni individuandone eventuali punti deboli, di definire specifici obiettivi di efficienza esplicitandone le azioni necessarie, di coinvolgere i diversi livelli dell’organizzazione nel raggiungimento di un obiettivo comune, di standardizzare gran parte delle procedure interne pur in un contesto di flessibilità. L’atto della certificazione, attraverso un processo di verifica delle procedure interne, assume di per sé un valore strategico poiché comporta l’attestazione che una serie di procedure e di standard siano correttamente applicati nelle prassi aziendali.

Fonte: Osservatorio Accredia

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Studio River si occupa di tutti i campi legati alla gestione ambientale, alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, alla qualità nonché all’igiene dei prodotti alimentari.

Gli ambiti di servizi:

I servizi di Studio River

Ambiente

Studio River effettua consulenze ad ampio raggio in materia di ambiente, sia da un punto di vista tecnico-normativo che da un punto di vista amministrativo nella gestione delle pratiche e rapporti con la pubblica amministrazione.

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Salute e Sicurezza

Valutazione dei rischi, informazione e formazione dei lavoratori, assunzione di incarico RSPP sui luoghi di lavoro sono alcuni degli aspetti su cui forniamo consulenza.

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Igiene Alimentare

Dal sopralluogo, alla redazione HACCP fino alle ispezioni periodiche di controllo: sicurezza significa eliminare i pericoli igienici in tutti gli ambienti per le attività alimentari.

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Qualità e Certificazioni

Sistemi di gestione della qualità (ISO 9001), sistemi di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS) e sistemi di gestione della sicurezza (OHSAS 18001).

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Esperienza, efficienza, flessibilità, disponibilità, aggiornamento continuo: questi sono gli elementi che fanno di Studio River il partner ideale in grado di offrire il servizio di supporto adatto alle esigenze delle aziende.

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